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Le denunce del Codacons dopo Sanremo

Come ogni anno il Festival di Sanremo finisce ma le polemiche nate durante la manifestazione continuano all’infinito.
Questa volta, a far parlare ancora di sé è Blanco e la sua “esibizione” sul palco dell’Ariston.

 

Per riassumere a chi non è stato tra i milioni di spettatori del festival o non ha seguito la cronaca negli ultimi giorni è successo questo: il cantante, oltre ad essersi esibito con “Brividi” insieme a  Mahmood, doveva presentare anche il suo nuovo singolo “L’Isola delle rose” solo che non tutto è andato come previsto.
Durante questa presentazione, però, Blanco ha smesso di cantare e si è messo a distruggere la composizione floreale presente sul palco.
Se questo gesto era stato, secondo alcune voci, programmato in minima parte, visto che anche nel video ufficiale del singolo succede qualcosa di simile, l’eccessiva foga con cui è stato fatto il tutto non è piaciuta a nessuno e il parere, negativo, del pubblico non ha aiutato.
Pur giustificandosi, “Non sentivo in cuffia, non potevo cantare”, le critiche si sono subito fatte sentire e non abbiamo più sentito “L’isola delle rose” sul palco anche se Amadeus aveva chiesto a Blanco di replicare, più avanti nella serata.

 

In un primo momento, sembrava che l’intero evento sarebbe stato una polemica passeggera, senza particolari ripercussioni se non che il Codacons ha deciso di interessarsi all’intera faccenda e nel mirino non c’è finito solo Blanco ma anche la Rai.
Infatti, la Procura di Imperia ha aperto un fascicolo sull’intera faccenda, solo per il cantante, che, però, potrebbe allargarsi anche alla rete nazionale.

 

Attualmente, Blanco è sotto indagine per danneggiamento e la stessa procura afferma che è un atto scaturito dalla segnalazione dell’associazione consumatori.
Secondo il Codacons, infatti, il gesto non solo è diseducativo e brutto da vedere ma ha anche portato un danno effettivo alle tasche degli italiani che, con il canone, pagano, tra le tante cose, anche la scenografia di Sanremo.

 


La Rai invece, notizia di oggi, dovrebbe essere indagata per capire meglio se l’intera scenata al Festival sia stata organizzata, preventivamente, con la loro complicità oppure no.
Questo, però, è solo un desiderio dell’associazione in difesa dei consumatori e non un’azione ufficialmente intrapresa dalla Procura d’Imperia.

 

 

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