“Dagli occhi di una madre a quelli incerti di un soldato
dal primo bacio al buio al grido di uno stadio
si accendono milioni di luci
e dentro i bar le televisioni
le senti o no le nostre mani che sollevano l’aria all’unisono
un bambino calcia un pallone oltre il muro
non ci separano più
il cielo è uno”
La creatività la fa da padrona per l’uscita dell’ultimo singolo di Ermal Meta estratto dall’album “Tribù’ urbana” dal titolo “Uno”. Se la montagna non viene da Maometto, allora Maometto va alla montagna. Idea originalissima del compositore albanese che venerdi 30 aprile nelle stazioni di Milano Centrale, Roma Termini e Napoli Centrale ad intervalli di 5 minuti, si è “materializzato” insieme alla sua band, attraverso un video tridimensionale stile ologramma, per presentare al pubblico l’ultimo singolo. Un evento che date le restrizioni sociali ha permesso a chiunque di poter ascoltare e vedere la band come se quest’ultima uscisse dallo schermo. Degli effetti speciali possibili grazie alla collaborazione di Naumachia Network, agenzia specializzata in ologrammi.
Il brano scritto da Ermal Meta, Andrea Bonomo e Simone Bertolotti è un inno alla gioia e alla condivisione, un brano che pone l’attenzione sull’uguaglianza dell’essere umano sottolineando che siamo nati, tutti sotto lo stesso cielo.
Daniela Benvenuti
Direttore Musicale