La metropolitana D, quella che Roma aspetta da decenni, torna a fare capolino tra i progetti strategici della Capitale. Una nuova dorsale sotterranea lunga 30 km con 30 fermate: partirà dal quadrante nord-est (zona Talenti), attraverserà il centro, incrociando le linee A, B e C, e arriverà a sud, toccando Trastevere, Marconi e l’Eur.
Dovrebbe essere prevista anche una deviazione verso via del Tintoretto, dove sorgerà anche il deposito officina. Un disegno ambizioso, ma per ora sulla carta. A fronte di un costo stimato intorno ai 10 miliardi di euro, sono stati stanziati appena 15 milioni per avviare la progettazione.
Le tappe future parlano di una gara tra il 2026 e il 2028 e un possibile inizio servizio nel 2035. Intanto, la linea C prosegue i suoi lavori: nuove fermate, tra cui San Pietro (sarà la più profonda d’Europa), e scambi cruciali verso nord-ovest.
Roma stavolta sogna in grande, ma il rischio è che la metro D resti solo un ambizioso progetto.
V. Calà
