Questa mattina abbiamo visto in anteprima Elio, il nuovo film Disney e Pixar in uscita il 18 giugno 2025, e possiamo dirvelo subito: è una di quelle storie che riescono a farvi sorridere, emozionare e riflettere nello stesso momento. Alla conferenza stampa, le parole delle registe Madeline Sharafian e Domee Shi hanno acceso ancora di più la curiosità su questo piccolo grande eroe spaziale.
Chi è Elio?
Elio Solís ha undici anni, una fantasia galattica e un’ossessione per gli alieni. È un ragazzino eccentrico, che fatica a sentirsi capito sulla Terra ma sogna un altrove in cui essere accolto per ciò che è. Il suo sogno si avvera quando viene teletrasportato nel Comuniverso, una sorta di ONU intergalattica, dove per errore viene scambiato per il leader della Terra. Da lì, tra ambasciatori alieni, crisi diplomatiche e incontri sorprendenti, inizia un’avventura che lo porterà molto lontano… ma anche incredibilmente vicino a sé stesso.
Un messaggio universale (letteralmente)
Elio è un film sulla ricerca di identità, sull’accettazione e sulla forza dei legami familiari. È la storia di un bambino che, pur sentendosi “fuori posto”, scopre che l’unico vero modo per essere accolti è mostrarsi per ciò che si è davvero. Un tema potente, reso ancora più toccante dal rapporto tra Elio e la zia Olga, donna tutta d’un pezzo dell’Air Force, interpretata nella versione italiana da Alessandra Mastronardi.
Le voci italiane
Il cast vocale italiano include volti noti e sorprese gradite: Lucio Corsi, che presta la voce all’ambasciatore Tegmen, Adriano Giannini nel ruolo del temibile Lord Grigon, Neri Marcorè nei panni del Manuale Universale dell’Utente, e i piccoli Andrea Fratoni e Alexander Gusev nei ruoli di Elio e dell’alieno Glordon.
Per chi è questo film?
Elio è per i sognatori, per i bambini che si sentono diversi, per i grandi che si sono dimenticati quanto è importante ascoltare. Ma è soprattutto un film per chi crede che il modo migliore per affrontare l’universo (quello fuori e quello dentro di noi) sia farlo con immaginazione, empatia… e una buona dose di coraggio.
Jacopo Saliani
