La mostra Napoli Ottocento alle Scuderie del Quirinale di Roma fino al 16 Giugno 2024 ritrae un’epoca piena di sublime splendore.
Le opere ci incantano suscitando quella varietà di sensazioni come la spensieratezza, la libertà e la meraviglia che animavano la Napoli dell’ottocento, città ammirata dai più grandi artisti e pensatori dell’epoca.
Una delle opere che colpisce in maniera particolare è la fanciulla sulla roccia a Sorrento, di Filippo Palizzi.
Questa ragazza viene ritratta mentre sta distesa su una roccia sotto un cielo blu, ed incarna la libertà, la giovinezza e la sua audacia, che permette alla ragazza di spingersi fino al limite della roccia vicino al dirupo senza avere paura, anzi sembra immersa nella preziosa percezione della natura che la circonda, guardando il mare, e le rocce che stanno lì come sentinelle tra le onde.
La vita a volte ci toglie le cose prima che le possiamo apprezzare.
Questa volta è l’arte di questa splendida mostra a restituirci la giovinezza e il suo spensierato coraggio.
Questo quadro di Filippo Palizzi è una di quelle opere che attraggono numerosi visitatori, bisogna aspettare per avere uno sguardo intimo e lasciare che i primi che lo hanno notato ne assorbano lo spensierato splendore.
E finalmente ci troviamo davanti all’opera che raccoglie la serenità di un’epoca, e di una regione, la Campania che durante l’ottocento ha vissuto una vera e propria età d’oro dal punto di vista artistico.
Un’altra opera, simbolica della mostra è il Vesuvio in eruzione dal ponte della maddalena di Jean Pierre Volaire che attrae innumerevoli visitatori.
L’opera è esplosiva, il vulcano erutta e illumina la tela che emana una forza distruttrice e irresistibile, quella della lava, il sangue della terra, che seduce l’uomo dall’alba dei tempi.
Il vulcano di Jean Pierre Volaire è ipnotico, riempie la stanza di un’energia viscerale e pirotecnica.
La forza della natura si manifesta in maniera spaventosa e splendida in questo prezioso ritratto colmo di esplosiva bellezza, grazie al quale possiamo ammirare l’eruzione del Vesuvio che all’epoca era molto attivo e seduceva l’Europa illuminando le notti della città partenopea e attirando gli artisti verso la fornace di fieri sogni che era la Napoli dell’epoca.
Un’altra straordinaria opera della mostra è la scultura Ondina di Giuseppe Renda che vede una donna spensierata e mistica, con i capelli che fluttuano in alto come se non fossero governati dalla gravità.
Sembra posseduta da una leggerezza sovrannaturale.
Il sorriso emana gioia e serenità.
Questa figura felice incarna la Napoli dell’ottocento, una Napoli gioiosa, leggera ed eterna musa degli artisti dell’epoca che venivano da ogni parte del mondo per ammirare la sua mediterranea bellezza.
Anche il titolo dell’opera Ondina, ricorda il mare di Napoli, che da alla città partenopea un fascino esotico e un tocco elementale.
La mostra ha anche delle opere del celebre pittore John Singer Sargent come Rosina e Capri Girl on a rooftop dove vediamo una donna che balla su un tetto nella celebre isola.
La figura è mossa e l’opera ha un dinamismo e un movimento che la rende ipnotica.
Ci sono altre innumerevoli opere che raccontano la bellezza della Napoli dell’Ottocento e delle isole e luoghi che la circondavano.
Questa mostra è un inestimabile ritratto di un’epoca sublime in cui i grandi andavano a Napoli e dintorni per ammirare la natura, la ricchezza e le meraviglie di una terra di cui l’ottocento si è innamorato perdutamente.
Lasciatevi incantare dalla mostra Napoli Ottocento alle Scuderie del Quirinale fino al 16 Giugno 2024.
Roma, 14/05/2024
Ludovico Crisanti Cucchiella
Autore
Daniela Benvenuti
Direttore Musicale