Si spengono i riflettori sul suo tour mondiale e Justin Timberlake, in punta di piedi e con il cuore in mano, si lascia andare a una confidenza sui social: “per tutta la tournée ha lottato contro la malattia di Lyme, senza dirlo a nessuno. Ho stretto i denti e ho cantato”.
E mentre gli altri ballavano e si scatenavano sulle note della sua musica, lui, tra spossatezza, nausea e nervi sotto torchio non mollava. Si perché a quanto pare la malattia di Lyme, che si trasmette da una zecca, porta a una condizione di dolori lancinanti e insopportabili. Più volte Justin si è trovato sul punto di lasciare tutto, ma qualcosa dentro gli gridava di continuare. E lo ha fatto. Ogni nota, ogni passo sul palco, era un atto di resistenza.
La Lyme non guarda in faccia la fama: Avril Lavigne, Justin Bieber, Shania Twain, hanno raccontato questa battaglia invisibile. Timberlake oggi rompe il silenzio, non per farsi compatire, ma per dire: “Guardate che si può fare. Si può resistere. Anche quando nessuno lo vede.”
Valeria Calà
