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La collezione dei sogni di Palazzo Merulana

La collezione permanente di Palazzo Merulana a Roma ospita delle opere meravigliose che incantano con i loro misteri e ricordano la bellezza dei sogni.

 

Colpisce da subito il capolavoro L’uomo che dirige le stelle di Jan Fabre, la statua di un uomo vestito da astronauta che ha una bacchetta in mano e sembra dirigere le stelle, l’invisibile.
Quest’opera ha un valore universale, poiché rappresenta il sognatore, l’uomo che dirige ciò che non può toccare, l’uomo che volge il suo sguardo verso quello che gli altri non possono vedere. Il sognatore che tutti siamo stati almeno una volta nella vita.
Almeno per un momento, lì pronti a guardare verso l’ignoto, verso il mistero che non potremo mai toccare, pronti a dirigere le stelle che illuminano la nostra immaginazione.
L’opera posta al centro della stanza ci sovrasta e si ha l’impressione che tutte le opere siano dirette dall’astronauta dalla tuta scintillante e dalla bacchetta magica.

 

E allora ci giriamo ad ammirare le opere tra le quali c’è un capolavoro intitolato i cavalli della palude di Duilio Cambellotti che trasmette un movimento e un’energia affascinante. Quest’opera che è un basso rilievo bianco, candido dove sono scolpiti dei cavalli che galoppano.
Bianchi e privi di colore sembrano fatti di nuvole e per questo sono creature oniriche, dinamiche e ipnotiche.
La loro selvaggia presenza da un senso di primitiva libertà che pervade lo spazio della collezione.

 

Ci sono inoltre le opere di Giorgio de Chirico che colpiscono per la loro enigmatica natura.
C’è un piccolo capolavoro, come la natura morta con mele, che strega con questi frutti che sembrano rimanere su una superficie mistica, bianca e viva.
Anche usando una natura morta de Chirico riesce a ritrarre il mistero metafisico con cui ha incantato il mondo.

 

C’è anche un’altra opera interessante intitolata le cabine misteriose, sempre di de Chirico, dove ci sono degli uomini che fanno il bagno mentre altri escono dalle cabine che sono sopra l’acqua.
Vi è qualcosa di misterioso poiché le cabine non sono tutte vicine, anzi sono tutte poste a una certa distanza, come per assicurare una certa privacy.
Uno degli uomini che sembra appena uscito dalla cabina guarda verso l’esterno della tela, verso di noi come per invitarci a entrare.
Come spesso accade nei quadri di de Chirico, il mistero è intatto, cosa c’è nelle cabine?
Perché sono così lontane tra loro?
L’enigma anima questo quadro enigmatico dove nulla ha una risposta e tutto sembra avere un senso segreto.
Ogni dettaglio sembra studiato, come un meraviglioso mosaico che non riusciremo mai a leggere ma di cui possiamo percepire l’ordine.
Le bandiere che stanno sopra alle cabine sembrano suggerire che ogni cabina ha una sua identità, un suo culto.
Inoltre c’è un’altra opera incredibilmente interessante: la Gorgone di Igor Mitoraj, la quale arricchisce la collezione con il suo volto scuro che cattura l’attenzione e ci trasporta indietro nel tempo all’era dei miti e delle leggende quando la fantasia istruiva la realtà.

 

La meravigliosa collezione permanente del palazzo Merulana a Roma è uno scrigno colmo di sogni, miti e misteri che seducono gli occhi ed entusiasmano l’anima, andate ad ammirarla.

 

 

Roma, 07/06/2024

 

 

Ludovico Crisanti Cucchiella
Autore
Daniela Benvenuti
Direttore Musicale

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