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La mostra Kaleidoscope

La mostra Kaleidoscope di Alice Pasquini alla galleria rosso20sette arte contemporanea a Roma presenta delle opere che legano splendidamente l’umano e l’urbano.

 

Alice, in arte Alicè, ha esposto le sue opere alla Saatchi gallery di Londra, al Macro, il museo di arte contemporanea di Roma e si è affermata come una delle esponenti di spicco della Street art Romana e non solo.

 

Alicè è riuscita a farsi conoscere anche a livello internazionale ed è stata recensita da giornali di fama mondiale come il Wall Street Journal e il New York Times.

 


La sua mostra a Roma, intitolata Kaleidoscope, a ingresso gratuito, è un’opportunità per conoscere questa grande artista contemporanea che sta dando alla Street art uno stile inconfondibile.

 

La galleria ha delle opere che non sono incorniciate, intenzionalmente. Entrando nella sala in fondo, si ha la sensazione di essere nello studio dell’artista, più che in una galleria, e si prova una singolare intimità.

 

La mostra è arricchita dalle musiche di Dj Gruff e dal testo di Valeria Parisi.

 


Le opere della mostra sono legate al tema della metamorfosi. Il volto di una ragazza appare immerso in un paesaggio urbano. La ragazza muta, la città le colora la pelle, mentre la metropoli cambia e diventa organica, assumendo un volto, quello della ragazza, che le da identità e carattere, che la riempie d’anima.

 

Nell’opera City Whispers vediamo il viso di una ragazza, che ci appare vicina, e dietro di lei, come sfondo, c’è un paesaggio urbano che ha gli stessi colori della sua pelle. La ragazza condivide le sfumature e i colori della città. Sembra esserci tra le due entità un legame così forte da far sì che una sia parte dell’altra. La città e le ragazza si contaminano, si completano, e condividono un’armonia complessa dalle mille sfumature, che fonde la metropoli e l’anima. Le opere di Alicè incantano gli occhi e la mente. Sembrano ritrarre le mille sfaccettature della grande città e dell’animo umano.

 


Il titolo dell’opera: City whispers suggerisce l’intimità che lega la ragazza alla città, che sembra essere così vicino alla metropoli da condividerne i segreti, l’anima, la pelle. Sembra esserci una splendida simbiosi, un’unione mistica, un segreto, sussurrato appunto come suggerisce il titolo dell’opera, tra la ragazza e la city che diventano complici. Le linee che separano il corpo dal cemento scompaiono, la città diventa umana e la ragazza diventa urbana.

 

Anche l’opera In the Meantime è molto interessante. Ha colori più vivi e ha un dinamismo particolare con il volto che domina l’opera con i suoi colori brillanti che rendono l’opera viva e vibrante.

 

Questa volta il volto mimetizzato dai colori della città, sembra essere animato da una curiosità in cui osserva, proprio come sembra fare la piccola figura a sinistra del quadro che ha le mani in tasca e sembra sporta, occupata ad osservare qualcosa o qualcuno.

 

Come se nel continuo flusso di eventi che anima la metropoli “in the meantime” “nel frattempo” come suggerisce il titolo dell’opera, ci sia qualcuno che ancora osserva, che ancora assorbe. L’opera emana curiosità, mistero, con questo volto incappucciato che sembra nascondersi dietro ad uno degli innumerevoli strati della città dalle mille identità.

 


Andate a scoprire il fascino degli sguardi urbani e umani di Alicè in mostra alla galleria rosso20sette a Roma fino al 20 Gennaio 2024.

 

Ludovico Crisanti Cucchiella
Autore
Daniela Benvenuti
Direttore Musicale

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