La notizia è arrivata, nel pomeriggio di ieri, come un fulmine a ciel sereno sui social di tutti gli italiani: la musica era sparita dalle Storie Instagram di tutti.
Un blackout musicale dei social, dannoso sia per gli utenti, che ormai usano la funzionalità di incorporamento musicale con facilità e a ripetizione, e per gli artisti in generale che, emergenti o non, hanno bisogno dei social per far muovere i propri brani.
Il problema si è creato nel momento in cui META, società proprietaria di Facebook e Instagram, non è riuscita a trovare un accordo con la Siae per il rinnovo delle licenze sulle canzoni sotto il loro controllo.
L’accordo era scaduto il primo gennaio 2023 e da quel momento sono iniziati i colloqui per arrivare ad un nuovo punto d’incontro che, però, non è stato raggiunto.
Di chi sia veramente la colpa, se si vuole trovare un colpevole, è impossibile dirlo.
META dà la colpa alla Siae affermando che, oltre ad essere gli unici a non aver trovato un accordo in Europa, chiedano una somma esagerata mentre per la società italiana è quella californiana nel torto perché sfrutta la sua posizione di forza per evitare di spendere la somma adeguatamente richiesta.
La mancanza di un accordo ha portato, in una notte, alla rimozione di tutti i brani sotto Siae dai portali di Facebook e di Instagram.
Questa rimozione è avvenuta in modi diversi con, sulla prima piattaforma, un blocco completo dei video, mentre, sul secondo social, i contenuti audio verranno silenziati e, se si vorrà, potranno essere sostituiti da audio gratuiti.
Se ora però si prova ad aggiungere una qualsiasi canzone alle proprie Storie, anche non presente nel catalogo Siae, è possibile incorrere in una serie di problemi probabilmente perché o META deve ancora definire il processo di eliminazione o, al momento, ha deciso di eliminare qualsiasi brano disponibile.
Tik Tok, al momento, rimane l’unica piattaforma in grado di presentare l’incorporamento musicale.