David LaChapelle incanta con la sua mostra Stations of the Cross, alla galleria Deodato Arte a via Giulia 122, a Roma, visitabile fino al 25 Novembre 2023.
LaChapelle ritrae il martirio di Cristo con umanità, compassione e amore.
Le sue opere emanano una tranquillità che pervade la galleria.
Gli occhi di Cristo cambiano lungo il cammino.
È interessante vedere l’evoluzione di Cristo.
Dopo la prima caduta sembra affranto, nella seconda caduta nei suoi occhi s’intravede la consapevolezza del suo doloroso cammino.
Invece nell’opera intitolata “He falls the third time” “Lui cade la terza volta”, Cristo guarda verso l’osservatore.
I suoi occhi sono tranquilli, fermi, calmi dinanzi all’imminente dolore.
La sua mano sembra voler toccarci, raggiungerci, rassicurarci.
Questo ricorda la sua volontà di avvicinarsi all’uomo e di stabilire un contatto tra il divino e l’umano.
Il Cristo presente nelle opere di LaChapelle ha avuto un’evoluzione sorprendente.
Se dopo la prima caduta sembrava affranto, e nella seconda addolorato, nella terza caduta rivela tutta la sua forza attraverso un’espressione viva e sicura, composta e ferma.
Forza che poi scompare quando viene inchiodato alla croce dove lo vediamo di nuovo vulnerabile.
Il Cristo di LaChapelle è a tratti divino e umano e proprio per questo la mostra è un capolavoro.
Ci sono anche altre opere oltre quelle che ritraggono il cammino verso la crocifissione.
Come After the deluge: statue che vede una statua circondata dall’acqua in un’enorme stanza allagata piena di desolazione e bellezza.
La statua, che vede un angelo con una corona di fiori accanto ad una donna con il seno scoperto, mostra ancora il contatto tra il divino e il mortale.
Il soffitto sporco e i rifiuti galleggianti appaiono solo in un secondo momento.
La luce rosa che appare dietro alla statua ricorda i capolavori classici di LaChapelle, dai colori brillanti.
Lo squallore e il caos della stanza allagata amplificano la grazia e la bellezza di quella statua mistica, in cui l’angelo sembra incoronare la donna, mettendo la corona di fiori sulla sua testa.
Il contrasto tra la decadenza e la grazia della statua emana speranza. La bellezza sopravvive alla desolazione.
Vi è anche l’opera Poems of my soul and immortality traboccante di natura e di luce che, arricchita da un tocco di umanità, contribuisce a rendere la mostra ancora più spirituale e religiosa.
Ancora una mano tesa verso un rettangolo di luce.
Questa volta sembra essere l’umano a voler toccare il divino.
Ci sono altre meravigliose opere, che vi auguro di scoprire con calma.
La mostra Stations of the Cross visitabile fino al 25 Novembre 2023 racconta il martirio e ritrae il contatto tra l’umano e il divino in tutte le sue magnifiche metamorfosi. Andate a vederla.
Roma, 11/11/2023
Ludovico Crisanti Cucchiella
Autore
Daniela Benvenuti
Direttore Musicale