Luciano, il dj svizzero-cileno tra i più amati della scena tech house ha deciso di rompere un silenzio durato circa 22 anni, ed ha raccontato il suo difficile percorso che ha dovuto seguire per disintossicarsi in Thailandia.
A far scattare la scintilla, è stata la tragica morte di Avicii.
Tante volte, ha confessato Luciano in un lungo post su Facebook, ha provato quella solitudine, quell’angoscia.
Uno stato d’animo che lui ha cercato di combattere con le droghe, l’alcol e l’uso smodato di medicinali.
Un segreto durato oltre 20 anni e che solo grazie alla famiglia e alla compagna non l’ha trascinato in un inferno senza fine.
“C’è una tristezza enorme nel vedere la storia di Tim Avicii (sic), morto per essersi spinto oltre il limite”, ha scritto Luciano.
“Tante volte mi sono sentito vicino a quello che è successo a lui – quella solitudine, quell’isolamento. Quella sensazione di non essere compreso”.
“Nessuno mi aveva avvertito sulla malattia che genera fare tanti tour e spingersi al limite. Io, la mia cura, l’avevo trovata nelle medicine e nell’alcool”.