La partecipazione di un milione di partecipanti da 146 paesi
Il Giubileo dei Giovani si è concluso ieri, a Tor Vergata, con la messa di Papa Leone XIV. A Roma sono arrivati un milione di pellegrini da 146 paesi, il doppio rispetto alle stime iniziali. Un inizio di certo significativo per il pontificato di Robert Francis Prevost, eletto successore di Francesco l’8 maggio scorso.
La generazione che ha partecipato alle Giornate Mondiali della Gioventù è quella nativa-digitale, abituata a vivere in un mondo connesso, e che sta crescendo in un contesto di grande tensione storica, attraversata da conflitti e rapidi cambiamenti socioeconomici.
I nuovi giovani cattolici sono figli del loro tempo e la Chiesa che esiste da secoli, in questa maestosa occasione, ha provato ad avvicinarsi a loro attraverso gli strumenti più moderni e un linguaggio a loro comprensibile.
Qualche indicazione sullo stile e sulla visione del Nuovo Papa
Leone XIV sembra sempre più volersi mostrare come una forza mite, dalle parole misurate, anche se non disinteressate nei confronti della politica e del mondo non-religioso. I suoi interventi sono apparsi molto studiati e attenti ad arrivare correttamente alla platea di ragazzi che aveva di fronte. Per lui è stata una prova, ma anche un bagno di affetto mostrato dai fedeli in tutte le occasioni in cui si è mostrato. Papa Prevost è inoltre una figura ancora giovane, che con la sua presenza trasmette un senso di continuità.
Dopo queste giornate dedicate alle nuove generazioni Papa Leone dovrà affrontare una fitta agenda che prevede nomine, viaggi e soprattutto il nodo della riforma e del deficit del bilancio.
L’efficienza organizzativa e le operazioni di pulizia post-evento (in una settimana 30% di spazzatura in più della media)
Il successo dell’evento è stato frutto di organizzazione e collaborazione. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha attribuito il merito alla “programmazione a lungo termine” e alla “collaborazione” tra i numerosi enti coinvolti, citando la creazione di 11 presidi sanitari a Tor Vergata come esempio dell’efficacia del metodo Giubileo. Anche la premier Giorgia Meloni ha sottolineato il ruolo del governo nel coordinamento dell’imponente macchina organizzativa.
Subito dopo il deflusso dei partecipanti, l’AMA (l’azienda per la gestione dei rifiuti) ha avviato un’operazione di pulizia massiccia. Sono stati impiegati 1.600 contenitori per oltre 1,7 milioni di litri di capacità e una task force di 4.600 turni di operatori con 320 mezzi specializzati. Sono stati effettuati circa 2.800 servizi di raccolta e oltre 1.100 servizi di spazzamento meccanizzato. Le operazioni hanno coperto 350 chilometri di percorsi e 45 km quadrati di aree sensibili, oltre a circa 600 strutture ricettive e 19 punti di distribuzione pasti. Le stime iniziali indicano che AMA ha raccolto oltre il 30% in più di rifiuti rispetto alla media del periodo, confermando l’efficacia del piano speciale.
