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Roma Capitale avrà più poteri. Che cosa cambierà?

Se ne parlava da tempo, di una Riforma per Roma. che le concedesse la giusta autonomia legislativa e finanziaria.

Nella giornata di ieri il Consiglio dei ministri le ha infine riconosciuto nuovi poteri in materia di finanza, trasporto pubblico locale, urbanistica e governo del territorio, commercio, artigianato, turismo, polizia amministrativa locale, valorizzazione dei beni culturali, servizi e politiche sociali, edilizia residenziale pubblica e inserendola negli Enti costitutivi della Repubblica.

 

Questa importante misura modifica la Costituzione, in particolare l’articolo 114, richiedendo per questo una collaborazione nella stesura del testo tra esecutivo – in particolare la ministra per le Riforme Alberta Casellati e quello per gli affari regionali Roberto Calderoli­ -, Campidoglio, Regione Lazio e Quirinale, come è previsto nei casi di modifiche alla carta fondamentale.

 

Nei fatti, Roma Capitale da lungo tempo spinge per avere maggiore autonomia, il comune e la città sono troppo grandi e complessi per poter essere gestiti allo stesso modo di altri territori. Un’autonomia necessaria anche per le altre parti coinvolte a livello regionale e nazionale. A rappresentare l’esecutivo direttamente la Premier Giorgia Meloni: “Grazie a questa riforma potremo finalmente restituire a Roma il valore che merita e che la storia le riconosce” ha specificato. Per il sindaco Roberto Gualtieri si è trattato di “una svolta”, l’auspicio, ha aggiunto è che la “legge costituzionale e quella ordinaria vadano di pari passo. E soprattutto che questo spirito di collaborazione e condivisione prosegua durante l’iter legislativo”.

 

L’approvazione del ddl, infatti, non prescinde i passaggi parlamentari necessari per l’entrata in vigore dello stesso. La Riforma sarà operativa solo nel 2027 previa approvazione delle Camere. Sarà lo stesso anno delle elezioni politiche, e anche delle prossime amministrative per scegliere, o confermare, il Primo Cittadino di Roma. A quel punto il Sindaco della Capitale potrà godere delle maggiori libertà previste dalla misura approvata ieri, che dovrebbero portare beneficio alla città, sia in termini di budget che di sburocratizzazione.

 

 

Emma Traversi 

 

 

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