Preparatevi a sudare… anche dal divano. Netflix ha appena acceso i riflettori su “Physical Italia: da 100 a 1″, la versione tutta tricolore del reality sportivo più seguito del momento. Un’arena moderna in cui cento concorrenti si mettono in gioco tra prove impossibili, una sorta di corsa ad ostacoli in cui vince il più forte.
Il concept è semplice: cento atleti, sportivi e outsider pronti a lottare fino all’ultimo push-up per restare in gara. Ogni sfida è un mix letale di resistenza, equilibrio, forza fisica e nervi saldi. E quando diciamo forza, non parliamo solo di muscoli.
Una line-up di riguardo. A scendere in campo sono nomi che hanno fatto la storia dello sport italiano e personaggi amatissimi. C’è Elisabetta Canalis, icona dello showbiz e atleta di kickboxing; il funambolico Luis Sal, creator da milioni di visual, Federica Pellegrini, Tania Cagnotto e Jury Chechi che tutti conosciamo. Completano il team il rugbista Mirco Bergamasco e Alvise Rigo, ex placcatore e oggi volto TV.
Il programma promette ritmo alto, colpi di scena e momenti da brivido. Il percorso per arrivare a questi 100 sfidanti è stato una maratona a sé: oltre mille candidati, selezioni a tappeto (anche su Zoom!), 130 ore di provini virtuali e decine di test fisici dal vivo. Il più giovane ha 22 anni, il veterano ne ha 60. E in mezzo? Atleti di ogni tipo: triatleti, wrestler, bodybuilder, footballer, specialisti di Hyrox e guerrieri del Calcio Storico Fiorentino.
“Physical Italia” non è solo competizione: è una celebrazione del corpo, della grinta, del lavoro duro. Un viaggio dove solo chi si spinge oltre i propri limiti potrà restare in piedi, mentre gli altri soccombono. D’altronde Ubi maior minor cessat.
Valeria Calà
