La mostra Naturalis Historia di Paolo del Gallo di Roccagiovine, curata da Chiara Cianni, è alla Galleria sospesa di Roma dove lega la natura alla spiritualità in maniera splendida.
Le opere hanno come protagonisti gli animali che sono ritratti con uno stile che ha del realismo magico.
Le zampe di un uccello che diventano radici, una gazza ladra con le sue piume che sembrano volare dal centro dell’opera. Le creature di Paolo del Gallo sono misteriose metafore che ci
spingono a riscoprire il rapporto mistico che lega la natura al sacro.
Le opere come Porphiryo, dove un volatile ha un’aureola che ricorda le icone religiose, fanno apparire questi animali come simboli sacri. La mostra Naturalis Historia ci porta indietro nel
tempo a quando la natura era simboleggiata da divinità che ne ricordavano il valore.
Lo stile di Paolo del Gallo è caratterizzato da elementi inconfondibili, la sacralità della natura ma
anche l’energia che anima ogni forma di vita.
L’opera Sibilla ad esempio ha come protagonista una gazza ladra di cui intravediamo solo i frammenti, come se fosse nascosta.
È un‘entità mistica, una creatura misteriosa dall’energia esplosiva che scaturisce piume che volano verso
di noi destinate a posarsi nei nostri occhi, contaminandoli con la magia del genio.
Anche la cornice dell’opera è affascinante, fatta di conchiglie e coralli che vanno oltre la cornice stessa facendo si che la natura trabocchi dall’opera e contamini lo spazio circostante, ricordandoci della sua forza selvaggia e incontenibile che non conosce confini né restrizioni.
La genialità di quest’opera viene anche dalla scelta del materiale.
La creatura è dipinta su uno specchio, che rende l’immagine più scintillante e luminosa.
È come se questa figura misteriosa, di cui possiamo solo intravedere dei frammenti strappati al mistero, provenga da una superficie e da una dimensione diversa, fatta di riflessi e risvegli spirituali che ci avvicinano alla natura e alla sua energia dinamica ed esplosiva.
I colori delle opere sono vivi, brillanti e pervadono le stanze della galleria sospesa con la loro energia.
Porphiryo un uccello le cui gambe diventano radici, ha intorno alla sua testa un’aureola cucita sulla tela.
L’artista crea un’opera che sfida la materia e diventa mito.
La creatura è un’icona sacra, dotata di straordinarie capacità, come quella di affondare le proprie radici nella tela e di radicarsi nella nostra memoria dove questo essere magico e misterioso
risiede accanto alle solenni leggende degli animali fantastici, dei draghi e degli unicorni.
Porphiryo incarna la natura e le sue misteriose metamorfosi.
L’opera è una metafora che ci ricorda le infinite sfaccettature della natura, le sue ali e le sue radici.
Un’altra opera incredibilmente affascinante è la piccola Livrea Gialla, questo animale, emana un’energia mistica, con la testa del volatile che scintilla, come se la creatura emanasse luce
propria.
Questa figura brillante incarna lo stile dell’artista, che riesce a rendere ogni forma di vita sacra.
La natura diventa divina.
I dettagli di ogni opera catturano l’occhio e ci invitano ad ammirare più attentamente ogni capolavoro.
La bellezza della natura si rivela all’occhio paziente di chi osa scoprire i dettagli di ogni magica creatura che compone la mostra personale Naturalis Historia di Paolo del Gallo di Roccagiovine, fino al 10 Febbraio alla Galleria Sospesa di Roma in via Paganica 9b.
Roma, 27/1/2024
Ludovico Crisanti Cucchiella
Autore
Daniela Benvenuti
Direttore Musicale