In una serata che ha incoronato come vincitori del cinquantanovesimo Super Bowl i Philadelphia Eagles, a dare spettacolo è stato, come si pensava, l halftime show di Kendrick Lamar.
Lo show dell’intervallo, infatti, ha visto una presenza interamente afroamericana e un fortissimo messaggio politico sin dal suo inizio con un richiamo a “Squid game” e l’introduzione di uno Zio Sam molto particolare: Samuel L. Jackson.
Subito dopo il benvenuto da parte del famoso attore, si è accesso un singolo riflettore che ha inquadrato Lamar su una macchina posta al centro del palco.
Il rapper, a quel punto, si è esibito in una versione live di “Not like us” che oltre ad essere la pietra tombale sul suo feud con Drake, solo una settimana fa, ha vinto un Grammy come miglior canzone dell’anno.
Il tutto, sempre seguito e circondato da uno spettacolare corpo di ballo, mai fuori posto e sempre sul pezzo.
Tra una strofa e l’altra Jackson ha continuato ad interrompere Lamar o ripetendo alcune critiche rivolte all’artista o, semplicemente, esaltando l’intera performance.
Presenze eccezionali, una annunciata ed una a sorpresa, di SZA e Serena Williams.
Cosa le accomuna oltre ad essere due famosissime super star afroamericane, una appartenente al mondo della musica e una a quello dello sport?
Sono entrambe due ex di Drake.
Non crediamo proprio che questa ironia sia scappata a nessuno.
Soprattutto quando non solo Lamar ha salutato in diretta il suo avversario, quel “Hey Drake” rimarrà nella storia, ma anche perché l’intero stadio si è unito per urlare, sul finire della performance, un fortissimo “A minor” in riferimento alle accuse presenti verso Drake proprio all’interno di “Not like us“.
Insomma, uno show dell’intervallo che molti ricorderanno e che, sicuramente, alza l’asticella per qualsiasi show futuro.
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