Alla Galleria Sospesa, nel cuore di Roma c’è fino al 7 Marzo 2024 la mostra vetrografica di Giovanni Botticelli composta da delle opere sofisticate che ci fanno scoprire come uno specchio possa diventare un capolavoro.
Le creazioni, fatte di specchi, superfici sabbiate e colorate con le loro geometrie originali e il loro colore ci catturano e ci meravigliano alternando le immagini riflesse a sfumature tenui o più accese che danno varietà alla nostra visione.
Le forme circolari danno un senso di morbida armonia e mentre ci muoviamo scompariamo e riappariamo grazie al colore che divide uno specchio dall’altro e proviamo un senso di libertà.
L’opera ci mostra e ci nasconde.
Può essere manifesto o rifugio.
Anche le forme del colore sono interessanti, astratte e precise.
È interessante vedere come gli elementi minimali, che sono stati attentamente scelti dall’artista, danno vita a queste creazioni ricche di sfumature.
Il processo non è semplice, l’artista ci ha spiegato che taglia i materiali che compongono ogni opera, unendoli insieme e formando così delle varietà di sfumature specchiate, laccate e sabbiate.
Questa è una mostra dallo stile essenziale e minimalista.
Gli specchi amplificano lo spazio, la profondità e la luminosità della galleria sospesa.
La nostra figura riflessa dagli specchi è incorniciata dal colore, è come se l’artista volesse arricchire la
nostra immagine, dargli una sfumatura in più.
Quello che più colpisce è la sofisticatezza delle opere, che si trova nei loro piccoli dettagli.
La simmetria delle forme, la proporzione che lega lo specchio al colore, in certi casi i molteplici strati, che rendono gli elementi minimali, essenziali ed eleganti.
Come l’opera Minima 2 in cui lo specchio viene coperto al centro da uno strato di colore, lasciando che la realtà riflessa venga arricchita dall’immaginazione.
Un’altra particolarità delle creazioni di quest’artista è la sovrapposizione di strati, uno specchio sembra coprire l’altro, un altro velo, oltre il colore che interrompe il riflesso, così il mistero
rimane intatto.
L’incantesimo che lega lo specchio alla luce e al colore è un segreto grazie al quale tutto diventa poesia.
Gli specchi giocano con la luce e cambiano la nostra percezione delle immagini riflesse che diventano parte di un mondo personale e artistico nuovo in cui l’immaginazione e la realtà si fondono e nasce una visione figlia del genio dell’artista e del gusto del proprietario che decide come incorniciare e arricchire lo spazio.
È facile notare la splendida simmetria che caratterizza alcune opere come l’opera figure M1 con la sua struttura sofisticata fatta di vari materiali tra i quali il vetro extra chiaro laccato a mano, il vetro satinato blu e lo specchio.
Ancora una volta il colore incornicia il riflesso e in questo caso l’immagine che appare nello specchio sembra decorare il blu che la circonda.
Come se fosse la realtà a decorare il sogno.
Se vi avvicinate abbastanza vedrete il vostro volto arricchire la superficie colorata di quest’opera ordinata e sublime che si serve della materia per decorare la magia.
Fino al 7 Marzo 2024 la Galleria Sospesa di Roma accoglie la mostra vetrografica di Giovanni Botticelli che intreccia il colore, la luce e riflessi dando vita a delle opere in cui la realtà e il
mistero si uniscono per diventare poesia.
Roma, 26/02/2024
Ludovico Crisanti Cucchiella
Autore
Daniela Benvenuti
Direttore Musicale