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Mare inquinato nel Lazio oltre i limiti di legge

Goletta Verde ha riscontrato gravi problemi ambientali lungo le coste del Lazio: 12 siti su 24 analizzati risultano contaminati, con 11 casi di inquinamento molto elevato.

 

I prelievi, eseguiti tra il 14 e il 17 luglio da Legambiente e verificati da laboratori certificati, hanno riguardato foci di fiumi, canali e zone frequentate dai bagnanti. In particolare, la provincia di Roma risulta la più colpita, con 7 aree giudicate “fortemente inquinate”.

 

Le analisi si sono basate sui limiti previsti dalla legge per le acque balneabili, che stabiliscono soglie precise per la presenza di Escherichia coli e Enterococchi intestinali. Superati questi limiti, l’acqua è considerata pericolosa per la salute.

 

I dati evidenziano una situazione preoccupante, soprattutto in aree ad alta affluenza turistica, e richiamano l’attenzione sulla necessità di interventi rapidi per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

 

Goletta Verde sottolinea che l’inquinamento è spesso legato a scarichi non depurati e cattiva gestione delle acque reflue, chiedendo più controlli e una rete fognaria più efficiente.

 

Di seguito l’elenco delle zone più pericolose:

 

 

Provincia di Roma

 

Santa Marinella: alla foce del canale su Via Aurelia (km 64)

Marina di Cerveteri: foce del Fosso Zambra

Ladispoli: foce del Rio Vaccina

Ostia/Fiumicino: foce del Tevere (foce grande)

Marina di Ardea: mare presso foce del Rio Torto e davanti al Fosso Grande

Anzio: mare in corrispondenza del depuratore comunale (Lido dei Gigli)

Nettuno: foce del canale Loricina (Via Matteotti)

 

 

Provincia di Viterbo

Tarquinia: foce del fiume Marta – classificata inquinata (non fortemente)

 

 

Provincia di Latina

Formia (Gianola): foce del Rio Santacroce

Scauri (Minturno): sbocco del canale di scolo a sud della darsena

Minturno: mare davanti alla foce del Rio Recillo

 

 

V. Calà

 

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