Non tutti lo sanno, ma da secoli si tramanda una macabra storia in Sicilia, il cui mistero è forse stato finalmente risolto.
Una mattina del 1676 una suora siciliana, Maria Crocifissa della Concezione, si svegliò ricoperta d’inchiostro e con una lettera di fianco al suo corpo.
Era scritta in un misto di alfabeto antico e caratteri incomprensibili.
Le altre suore hanno giurato di averla sentita gridare: era impossessata dal Diavolo, che ha scritto tramite lei quelle parole incomprensibili.
Oggi, 340 anni dopo, il direttore di un gruppo di ricerca, Daniele Abate, ha svelato al The Times il contenuto di quella lettera satanica.
“Abbiamo sfruttato un software per decodificare il testo”.
“Era scritto in greco antico, arabo, alfabeto runico e latino”.
“La lettera si concentra sulla relazione tra gli uomini, Satana e Dio“.
“Dio, Gesù e lo Spirito Santo sono descritti come ‘pesi morti’, con una frase sarcastica che dice, ‘Dio pensa di poter liberare i mortali'”.
“La lettera parla di come Dio sia stato inventato dagli umani e afferma che ‘questo sistema non funziona per nessuno'”.
“C’è anche un riferimento al Fiume Stige, che nella mitologia greca separa il mondo dei vivi da quello dei morti”.
“Una frase lucubre recita: ‘forse, adesso, lo Stige è una certezza'”.
Questo testo fa rabbrividire. E’ la prova che il Demonio esiste?