“Io sono Rosa Ricci”: il prequel de “Il Mare Fuori” da oggi al cinema

Oggi nelle sale arriva “Io sono Rosa Ricci”,  protagonista Maria Esposito. La pellicola diretta da Lyda Patitucci  porta sul grande schermo l’anima ribelle di Mare Fuori. Un prequel che non si limita a spiegare il passato, ma lo reinventa: un viaggio tra il buio e la luce di una ragazza nata in una famiglia di potere e cresciuta in un mondo che non le ha mai lasciato la possibilità di scegliere.

La storia corre veloce. Rosa, figlia del boss Don Salvatore Ricci (interpretato da Raiz), è una principessa del crimine rinchiusa nel suo castello dorato. Vive tra lusso e paura, in un equilibrio di silenzi e ordini, fino a quando la realtà la strappa via da tutto: un rapimento, un’isola lontana, la solitudine che diventa specchio e prigione. Lì, dove il mare inghiotte le urla, Rosa comincia a scoprire chi è davvero. Non più “la figlia di”, ma una ragazza che impara a respirare da sola.

La regista costruisce un film dal ritmo vivo, pulsante, sospeso tra la durezza delle strade napoletane e la poesia dei paesaggi siciliani, girato tra la Baia di Cornino e le Egadi, dove il vento diventa colonna sonora. Accanto a Esposito, un cast che dà corpo e verità alla storia,  Andrea Arcangeli, Simon Rizzoni, Ernesto Montero.

Alla Festa del Cinema di Roma, il film è stato accolto con curiosità e applausi, il pubblico lo ha sentito vicino, autentico, vivo. Perché Rosa Ricci non è rappresenta solo un personaggio televisivo ma una una generazione che si guarda allo specchio e si chiede chi vuole diventare, tra mille interrogativi e incertezze. Il film scava dentro quel momento fragile e feroce in cui si smette di subire e si comincia a scegliere.

E così, mentre “Mare Fuori” continua a dominare lo streaming, la sua protagonista più complessa trova finalmente una voce tutta sua. “Io sono Rosa Ricci” è cronaca e poesia, realtà e finzione intrecciate come le strade di Napoli: sporche, rumorose, splendide. È il ritratto di una ragazza che attraversa il mare per rinascere, che cade, si rialza, e torna a guardare il mondo negli occhi.