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Rihanna, al Super Bowl, incinta ma troppo sexy

Se per molti, rivedere Rihanna esibirsi nel half time del Super Bowl è stata una bella sorpresa, anche per la rivelazione legata alla sua seconda gravidanza, pare che non tutti la pensino allo stesso modo.
Infatti, sembra che anche se siano passate due settimane dal suo ritorno sulle scene i commenti e, ora, le proteste sull’evento non si siano ancora placate.

 

Secondo quanto scrivono i media americani, organi specializzati e non, la Commissione federale per le comunicazioni (Federal Communications Commission o FCC), che ha il compito di vigilare su qualsiasi trasmissione televisiva tra cui il Super Bowl, concluso il concerto della cantante si è ritrovata sommersa da una serie di lamentele e “denunce”.
Per tutti coloro che hanno fatto sentire la propria voce alla Commissione sembra che il problema sia stato lo show messo in scena da Rihanna ritenuto, da queste persone, “Troppo sensuale”.
Una critica presentata da più persone per un’esibizione che ha visto oltre cento reclami per soli 13 minuti.

 

Ad essere state messe sotto i riflettori, in maniera negativa, sono state le coreografie e i testi delle canzoni ritenute non adatte alla messa in onda.
Secondo le lamentele, infatti, lo Rihanna avrebbe proposto qualcosa di pornografico e totalmente inadatto ai bambini.

 

Quello di Rihanna, però, non è stato l’unico show a ricevere dei reclami, infatti, sembra che la situazione si ripete ogni anno.
La stessa sorte è toccata alla performance di un anno fa di Dr Dre, Snoop Dogg, Mary J Blige, Eminem 50 Cent, Kendrick Lamar ne ebbe 33 e, nel 2020, Shakira e Jennifer Lopez subirono la stessa sorte.
Il numero massimo di proteste arrivò con il famoso half time di Justin Timberlake  e Janet Jackson, quando a quest’ultima capitò di mostrare un seno scoperto.

 

Rihanna sarà anche protagonista della notte degli Oscar di quest’anno quando canterà “Lift Me Up“, candidata come miglior canzone originale, durante la cerimonia.

 

 

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